Razionale
I pazienti a rischio cardiovascolare diventano sempre più complessi sia per la crescita dell’età media che per la coesistenza di comorbidità multiple. L’intervento sul trattamento dei fattori di rischio e sulla durata dell’esposizione al rischio stesso in prevenzione primaria è sempre estremamente importante. Ipertensione arteriosa, displidemie, insieme alle alterazioni del profilo glico-metabolico devono essere riconosciute e trattate precocemente con interventi sugli stili di vita e quando occorre farmacologici mirati.
È estremamente rilevante riconoscere altrettanto precocemente la presenza e la progressione dell’aterosclerosi così come i fattori che predispongono allo sviluppo di scompenso cardiaco. In prevenzione secondaria il carico assistenziale ospedaliero rimane gravoso perché caratterizzato da pazienti già trattati, sopravvissuti ad un primo evento cardiovascolare e con patologie croniche e/o polivasculopatia. Nonostante le evidenze, l’implementazione delle terapie evidence based appare difficile sia per barriere istituzionali alla spesa, sia per la scadente aderenza e persistenza terapeutica. Riuscire a ottimizzare la terapia nel paziente cardiopatico cronico è una sfida costante. Oltre ai farmaci la riabilitazione cardiologica è l’intervento più efficace. La cardiologia riabilitativa è l’intervento multidisciplinare con maggiore impatto sulla prognosi dei pazienti con cardiopatia ischemica e ed è attualmente considerato il V pilatro della terapia dello scompenso cardiaco, al pari dei 4 farmaci EB. La gestione di queste complessità sono le sfide della cardiologia moderna.
Questo evento vuole discutere con gli specialisti del campo, medici e professioni mediche, le novità in campo farmacologico e non farmacologico, come soluzioni verso la malattia e la sua prevenzione.